Preparare l’auto per la stagione invernale: i consigli - alVolante.it

2023-03-23 14:48:40 By : Ms. Celeste Lin

L’inverno è la stagione più proibitiva per la nostra auto, specialmente se viviamo in zone dove la colonnina di mercurio rasenta quasi sempre lo 0. Perciò, è meglio preparare l’auto per la stagione invernale in tempo, ovvero prima dell’arrivo del freddo vero. Generalmente, questa operazione si fa a inizio autunno, quindi tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, ma negli ultimi anni il freddo si è fatto un po’ più attendere, e così anche i controlli sono stati spesso posticipati. Già, perché per preparare l’auto per l’inverno, è necessario fare un po’ di controlli, oltre a eseguire alcune operazioni. In questo articolo andremo a spiegare quali. 

La prima cosa da fare se si vive in certe zone (anche perché lo dice la legge) è cambiare gli pneumatici e montare le gomme invernali. Sono riconoscibili dalla sigla M+S (o M/S, ovvero Mud/Snow, Fango/Neve, oppure dal simbolo di un fiocco di neve all’interno di una montagna con 3 vette) e hanno un codice di velocità specifico per la vettura su cui vanno montate. Si può far eseguire l’operazione in officina o si può fare in autonomia, a condizione di avere un deposito per le gomme che andiamo a sostituire. 

Un’alternativa alle gomme invernali è rappresentata dalle gomme 4 stagioni, che com’è facilmente intuibile dal nome, sono buone per tutte le stagioni. Tuttavia, in condizioni più critiche o estreme dal punto di vista climatico, restano meno efficienti delle gomme invernali. Infatti, gli pneumatici invernali garantiscono un’aderenza migliore al terreno quando si tratta di percorrere tratti stradali innevati o ghiacciati, ma anche su fondi stradali asciutti, ma molto freddi.

Infine, l’alternativa classica è rappresentata dalle catene da neve, che bisogna tenere obbligatoriamente a bordo se non si hanno montate le gomme invernali o le 4 stagioni. In realtà, le due cose possono essere anche equivalenti: infatti, se si percorrono tratti stradali innevati e in forte pendenza, anche se abbiamo montato le gomme invernali, potremo farci aiutare anche dalle catene da neve per affrontare meglio il tratto. 

La novità più recente, infine, è rappresentata dalle calze da neve: la Circolare Prot. 35611 del 27 ottobre 2022 emanata dal Ministero dell’Interno ha decretato la possibilità di circolare con le calze da neve, a patto che queste ultime siano conformi alla norma UNI EN 16662-1:2020. Circolare con modelli di calze da neve più vecchi, insomma, non è consentito. 

Sempre restando in tema, una cosa molto importante da fare è controllare la pressione delle gomme. Lo si può fare autonomamente, tramite un apposito kit, oppure in officina, o ancora presso i distributori di carburante che hanno lo strumento di monitoraggio della pressione degli pneumatici. 

Le temperature rigide determinano un calo della pressione delle gomme, generalmente di 0,2 bar, e quindi ciò comporta una minore aderenza della gomma sulla strada. La pressione ideale degli pneumatici deve essere superiore ai 2 bar (fino a 2,6 bar normalmente). Se scende sotto questa soglia, con il freddo che potrebbe comportare un’ulteriore riduzione, è consigliabile gonfiare le gomme fino al raggiungimento della giusta pressione. 

Con lo scendere delle temperature sotto una certa soglia, c’è il serio rischio che i liquidi si congelino. Se questo avviene nella nostra macchina, le conseguenze potrebbero essere molto dannose. Per questo motivo è bene prestare attenzione a due liquidi, che non devono assolutamente congelarsi: 

Affinché il congelamento di questi liquidi non avvenga, bisogna accertarsi che nella sostanza sia presente anche dell’antigelo, in quantità che possono variare in base alla zona climatica dove si vive o a ciò che dice il libretto di utilizzo e manutenzione dell’auto. Se il liquido di raffreddamento si congela, ad esempio, potrebbero conseguire danni al motore. In ogni caso, quando portiamo a controllare l’auto in officina, questa operazione di monitoraggio viene eseguita dal meccanico, che si occuperà eventualmente anche del giusto rabbocco. 

Per quanto riguarda il liquido lavavetri, per l’inverno è bene munirsi di un apposito detergente pensato proprio per la stagione invernale, perché in esso contiene già una certa percentuale di antigelo. Un liquido lavavetri senza antigelo, infatti, potrebbe congelare e nel momento del bisogno potrebbe non ovviare alla sua funzione primaria. 

Prima dell’inizio dell’inverno, è buona cosa controllare il livello di liquido lavavetri e, se necessario, rabboccarlo. 

Se quando piove o utilizzate il liquido lavavetri, azionando le spazzole tergicristallo notate che la pulizia non è tra le più efficienti, perché sul parabrezza restano delle righe, delle striature o degli aloni, significa che è giunto il momento di cambiare le spazzole. 

Prima dell’inverno, è bene controllare lo stato delle spazzole tergicristallo, verificarne la solidità o la durezza/morbidezza o la presenza di seghettature e verificarle nell’utilizzo per capire se è giunto il momento di cambiarle o meno. 

Se una spazzola non pulisce bene il parabrezza, la sicurezza è a rischio: immaginiamo di trovarci a guidare su una strada piena di nebbia, oppure di notte, magari quando piove forte e con le luci delle auto che provengono dal senso opposto di marcia proiettate su di noi, non riusciremmo a vedere bene cosa succede davanti a noi, a evitare eventuali ostacoli o ad avere la giusta prontezza di riflessi. 

Insomma, se le spazzole tergicristallo sono un po’ malandate, è meglio sostituirle per continuare ad avere una buona visibilità in ogni condizione. 

Abbiamo parlato delle spazzole tergicristallo, ora parliamo del parabrezza. Quest’ultimo deve essere pulito sia all’esterno, sia all’interno. Se anche con le spazzole tergicristallo nuove la visibilità non è delle più ottimali, allora è meglio operare una pulizia complessiva manuale del parabrezza, dentro e fuori. Un vetro sporco, infatti, è più propenso ad appannarsi di uno pulito, con rischi per la visibilità e la sicurezza. 

Come pulire il parabrezza di un’auto? Utilizzando un apposito detergente per vetri, bisogna strofinare con un panno in microfibra le parti del vetro: importante è farlo sia dentro, sia fuori.  

Il controllo generale della nostra auto non può dimenticare le guarnizioni: una guarnizione con delle anomalie, infatti, può consentire all’aria fredda di penetrare nel veicolo e creare umidità. Bisogna perciò controllare la gomma delle guarnizioni che si trovano sulle portiere: il segnale più evidente che c’è qualcosa che non va è infatti quando proviamo ad aprire le portiere e ci mettiamo più del previsto, perché riscontriamo delle difficoltà, oppure quando sentiamo degli scricchiolii provenienti dalle portiere mentre stiamo percorrendo un tratto stradale sconnesso. In questo caso è molto probabile che la gomma delle guarnizioni sia usurata. 

È bene controllare tutte le guarnizioni presenti, come sui finestrini o sull’eventuale tettuccio apribile, se presente, al fine di capire se ci sono dei problemi che possano consentire il passaggio di aria fredda, creando degli spifferi e generando situazioni di umidità che, a lungo andare, potrebbero andare a compromettere alcune parti dell’auto. 

A proposito di umidità, oltre alle guarnizioni è bene anche controllare il filtro dell’aria, generalmente oggetto di controlli da parte dell’officina meccanica durante il tagliando, proprio perché un filtro sporco o intasato impedisce il ricambio dell’aria e un’adeguata ventilazione. 

La componente più messa sotto stress durante la stagione fredda in un’auto è proprio la batteria, perché deve riuscire a garantire il funzionamento di maggiori dispositivi e funzioni, messe sotto stress. Il freddo genera quindi una pressione maggiore in alcune componenti dell’auto e la batteria deve farsi trovare pronta. Le batterie moderne sono in grado di resistere di più al freddo rispetto a quelle più vecchie, ma è bene ricordare che le temperature fredde influiscono in modo negativo su batterie che magari non sono in perfetto stato o che si stanno scaricando. 

Per tutti questi motivi è molto raccomandato fare un controllo allo stato della batteria e al livello di carica in autunno, valutare se è il caso di sostituirla o se può durare ancora un altro anno. Generalmente le batterie di un’auto durano in media tra i 5 e i 6 anni, quindi quanto più si avvicina questo termine, maggiore sarà la necessità di un controllo adeguato a inizio autunno, per cercare di affrontare la stagione invernale senza problemi. 

Anche la dotazione a casa di un kit di carica batteria auto può essere utile, soprattutto se si vive in territori dove la notte il termometro scende sotto lo zero e la mattina c’è il rischio che l’auto ci lasci a piedi. 

Con l’arrivo dell’autunno, le giornate si fanno più corte e il buio scende presto. Dal 21 dicembre le giornate iniziano ad allungarsi, ma prima che se ne vedano veramente gli effetti devono passare almeno due buoni mesi. In inverno fa buio prima e non tutte le strade sono propriamente illuminate. 

Preparare l’auto alla stagione invernale significa anche effettuare un controllo delle luci e, se serve, regolarle adeguatamente. La regolazione deve essere sia per se stessi, ovvero deve permetterci di avere una visibilità chiara e limpida sulla strada, sia per gli altri, ovvero non deve abbagliare gli automobilisti che arrivano dal senso opposto. 

Per un controllo totale di tutte le luci (e non solo dei fari di illuminazione quindi, ma anche delle luci di sosta, delle frecce, degli stop e della retromarcia) si può fare un test portandosi frontalmente e posteriormente di sera davanti a una grande vetrata, su un suolo pianeggiante. Solo così, aiutandoci anche con lo specchietto retrovisore, potremo avere una visione completa dello stato di tutto l’impianto di illuminazione. 

Un altro aspetto da considerare è la pulizia dei fari: tenerli puliti aiuta a non avere una illuminazione opaca o poco nitida quando si guida, soprattutto in certe condizioni climatiche o su tratti stradali irregolari. 

Sul filtro antipolline, ne abbiamo già parlato: un filtro sporco o intasato influirebbe negativamente sulla ventilazione e soprattutto sul ricambio dell’aria, favorendo condizioni di umidità. Il controllo sull’impianto di climatizzazione va fatto anche per prepararsi all’inverno, stagione nella quale abbiamo maggiore necessità di sbrinare il vetro dell’auto. È bene dunque che l’impianto funzioni alla perfezione e che non rallenti operazioni che devono risultare semplici e veloci, come per l’appunto lo sbrinamento. 

Tra i preparativi invernali per la nostra auto, quindi, servirà anche far controllare il corretto funzionamento del climatizzatore, l’integrità dei tubi, l’efficienza della pompa e del condensatore, nonché la pulizia del radiatore e delle prese d’aria. 

Alcune case automobilistiche impiegano sui loro modelli anche un optional interessante per chi vive in zone fredde, ovvero sistemi di riscaldamento che si attivano a vettura ferma. Non c’è quindi bisogno di tirare a forza la portiera, entrare in un abitacolo gelato, avviare il motore e quindi il riscaldamento per poi aspettare 4-5 minuti che il clima in auto diventi accettabile, perché tutto questo viene fatto da remoto e in automatico. Questi sistemi influiscono sul consumo di carburante, ma al contempo ciò viene compensato da un minor consumo quando finalmente si parte. 

Chiudiamo questa lunga panoramica su come preparare al meglio la nostra auto per l’inverno, fornendo alcuni suggerimenti su cosa bisognerebbe avere sempre con sé quando si guida, ovvero tutti quegli oggetti che potrebbero tornarci utili in situazioni difficili causate dal clima freddo o da un fenomeno tipicamente invernale e che quindi dovrebbero essere sempre tenuti in auto. 

Al di là delle catene da neve, di cui abbiamo parlato in uno dei paragrafi iniziali, cosa ci potrebbe servire? Ecco un elenco di accessori utili: 

Se non disponete di un box al chiuso o di un parcheggio privato coperto, la vostra auto sarà esposta a tutti i fenomeni termici e atmosferici, sia d’estate sia d’inverno. Nella stagione fredda, questo potrebbe compromettere a lungo termine alcune componenti dell’auto, sia sotto l’aspetto estetico sia sotto quello funzionale. Se si vive in zone particolarmente gelide, sarebbe molto conveniente munirsi di un telo per auto al fine di proteggere il veicolo dal freddo e dalle intemperie. 

La Volvo C40 è una compatta suv a corrente e, grazie ai due potenti motori, ha uno sprint da vera sportiva. Ben fatti, ma “seriosi”, gli interni.

La BMW M240i è una coupé a quattro posti che grazie al suo 3.0 a benzina da 374 CV regala forti emozioni. Anche nel normale impiego quotidiano, tuttavia, questa sportiva è a suo agio. Lunga, però, la lista degli optional irrinunciabili.

La Renault Mégane E-Tech è un’elettrica compatta, comoda e scattante. Non male l’autonomia e valido l’infotainment, ma alcuni dettagli (di ergonomia e nel bagagliaio) andrebbero ripensati.

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