L’incendio in Kenya, la testimonianza di un pensionato di Sestri Levante: “Rogo spaventoso, si è propagato in un lampo” - Il Secolo XIX

2023-03-23 14:40:30 By : Mr. Louis He

Una foto dell' incendio che si è sviluppato a Watamu, lungo una delle spiagge del Kenya frequentate dai turisti italiani

Kenya, fiamme in un resort a Watamu: ferite due turiste italiane

Sestri Levante – “Stavamo mangiando, abbiamo sentito prima un forte odore di bruciato poi visto il fumo nero. E' stato un attimo vedere la gente che scappava. Il  resort bruciato Barracuda è proprio davanti a noi, dall’altra parte della strada”. 

Giampaolo Bregante, di Sestri Levante, è a Watamu, in Kenya, con la moglie, e come loro ci sono altri liguri nel resort Lilly Palm, a pochi metri dal maxi incendio che ha devastato un resort italiano a pochi km da Malindi, il Barracuda appunto. 

"Noi siamo qui a svernare, sono in pensione, staremo ancora 10 giorni – prosegue il sestrese – Siam al Lilly Palm che è dall’altra parte della strada rispetto al Barracuda e vi garantisco che abbiamo vissuto momenti di grande agitazione. Essendo tutti i tetti di legno e paglia (makuti) c’è voluto pochissimo che dall’innesco iniziale, probabilmente accidentale da una cucina, diventasse un maxi rogo. La nostra paura era che si propagasse a resort e locali vicini, infatti il ristorante che è bruciato è quello alla carta a fianco al nostro. Subito si era diffusa persino la voce di un bimbo morto ma a quanto pare non era vero, per fortuna”. 

Erano le 11.30 del mattino italiano, le 13.30 del Kenya, quando l’emergenza è scattata. C’è voluto però parecchio prima che i soccorsi scattassero. 

"Su come sono scattati, direi di soprassedere – prosegue Bregante – è arrivato un camion dei vigili del fuoco ma pare ne siano successe parecchie prima che riuscisse ad essere efficacemente operativo. Si dice persino che per errore la prima pompa abbia sparato all’indietro invece che verso il rogo. Ed è stato triste anche vedere l’azione di sciacallaggio di alcuni beach-boys, i ragazzi del posto che offrono escursioni, che si sono avventati nel nostro resort, approfittando del caos di quei momenti, per rubare bottiglie e altre cose. Sentivamo le esplosioni di alcune bombole della cucina, nel nostro resort altre bombole del gas le hanno buttate in piscina per metterle al riparo dai rischi”.

Non ci sono solo i Bregante nel Lilly Palm. “Ci sono anche altri liguri, per esempio una coppia di trentenni, di cognome Ghio, di Riva Trigoso e Casarza, che per fortuna stanno bene. Speriamo che le persone ferite non siano gravi. Stasera ci danno da mangiare regolarmente nel nostro resort perché miracolosamente sono riusciti a ripristinare l’ordine. Fuori ora l’incendio è spento ma il Barracuda è distrutto e idem una gelateria vicina dove proprio ieri abbiamo preso il gelato. Purtroppo con tutte le strutture con tetti in makuti, tutto secco per il sole e l’assenza di pioggie, è un attimo che un’emergenza così si trasformi in un inferno”

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