Il bi-cannone! - Armi e Tiro

2023-03-23 14:38:51 By : Mr. Jack Chiang

Dopo il revolver Hdr, Umarex propone per la difesa abitativa non letale il “doppiettone”: l’effetto deterrente è assicurato, buona la potenza della palla singola, un po’ meno il doppio colpo

L’arma utilizza gli stessi “pallini” (il termine in sé è ridicolo, viste le dimensioni, ma questo sono) calibro .68 del fucile a pompa T4E già presente nel catalogo Umarex. Due le versioni commercializzate, come anche per l’Hdr 50: una sotto i 7,5 joule, per i Paesi come l’Italia nei quali è tale il limite di energia cinetica che fa da confine tra la libera vendita e la necessità di porto d’armi, l’altra sotto i 16 joule, per gli altri Paesi (anche europei) nei quali il limite energetico per la libera vendita è più elevato o non sussiste del tutto. La struttura meccanica è estremamente semplice e prevede due canne basculanti ad anima liscia, che scattano in apertura tirando a sé un nottolino posto al di sotto dell’arma, più o meno al centro dell’astina (come fosse il comando di sgancio a pompa dell’asta di un fucile da caccia calibro 12 “vero”). Si introduce quindi una palla in gomma entro ciascuna culatta e si abbassa il complesso delle canne, facendolo scattare nuovamente in chiusura. Quella che nelle normali doppiette è la chiave di apertura, posta sul dorso, in quest’arma è invece il selettore delle canne, che ha tre posizioni: ruotato su un lato o dall’altro fa sparare la singola canna selezionata, mentre in posizione centrale fa sparare entrambe le canne simultaneamente. Per l’alimentazione della bomboletta del gas, si rimuove tramite la chiave Allen in dotazione il tappo sulla coccia dell’impugnatura, si introduce la bomboletta tipo selz di Co2 da 12 grammi usa e getta e si riavvita il tappo, serrandolo per bene con la chiave. A quel punto… l’Hds è ancora del tutto inutilizzabile, in quanto la bomboletta è ancora sigillata. Ed è previsto che sia così, perché in tal modo l’arma può rimanere carica ma nello stesso tempo al sicuro da eventuali micro-sfiati di gas, per giorni, settimane o mesi, garantendo che la bomboletta sia, ma soprattutto resti, sempre a pieno carico. Per attivare la bomboletta è sufficiente, come già con l’Hdr, dare un colpetto con il palmo della mano sul tappo-valvola, quest’ultimo fora il diaframma della bombola e la “accende”. Questa condizione è segnalata dalla protrusione di un cilindretto sul dorso della doppietta, alle spalle della leva del selettore. Se il cilindretto risulta a filo della superficie del dorso, significa che la bombola non è attiva.

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